Una gabbia di matti /1

Non è un grande momento lavorativo, qui.
Malgrado le premesse e le promesse l'aria di crisi ha colpito.
Quindi c'è chi dispera, chi si danna l'anima, chi se ne sbatte.
Più o meno la stessa cosa che avviene ovunque.

In ogni caso il livello di stress ha preso una funzione quadratica.
Non che prima fossero tutti sani, eh.

Considerando che il 95% del nostro lavoro è con Excel si suppone che l'associazione mentale " calcolo -> spreadsheet " sia radicata.
Specialmente in quelli che si sono laureati pochi anni fa e sono qui dal loro primo giorno di lavoro in assoluto.
Sapete come si riconosce la mia scrivania da quella di chiunque altro?
Facile: io sono l'unico che non ha una calcolatrice.
Qui facciamo conteggi nell'ordine dei milioni, delle frazioni, delle percentuali, quello che vi pare.
Hanno Excel davanti e devono fare un calcolo? Prendono la calcolatrice e riscrivono.
Poi verificano che sia congruente con il dato nel foglio.
Alla mia domanda " Ti sembra di fare una cosa intelligente? " la risposta di tutti lascia senza parole.
" Ci vuole meno che aprire un nuovo foglio e poi richiuderlo! "
Devono aver fatto la stessa scuola.
Col Trota.
Che probabilmente era il primo della classe.

L'ultimo accadimento è di pochi minuti fa.

Sono in bagno dopo pranzo a lavarmi i denti. Si apre la porta, entra un tizio che si ferma sulla soglia e mi guarda.
Poi guarda le due porte socchiuse alle mie spalle.
Poi di nuovo me.
Che avendo uno spazzolino in bocca non è che possa dirgli molto...
Poi parla.
Tizio: " Scusa ma non è più l'ufficio di Boss? "
V: guardo i cessi, che sono qui da quando hanno costruito il palazzo [ prima della guerra ]
T: mi guarda
V: lo guardo
T: mi guarda
V: sempre con lo spazzolino in bocca faccio due lenti passi verso di lui e gli indico la porta alle sue spalle
T: " Grazie! Scusa ma qui spostano sempre tutto! "
VB: Il mio spazzolino è molto più intelligente di te