giovedì 1 marzo 2012

Non c'è niente da ridere

Dai. Godetevela.
Cosa? La libertà. Quella che credete di avere.
Perché, mi duole sottolinearvelo, è fittizia.

Terra, 2012
Un tedesco con passaporto finlandese e doppia residenza a Hong Kong e Nuova Zelanda viene arrestato su richiesta degli USA.
Accusa: più o meno, violazione di copyright di aziende statunitensi.

Notevole, se non fosse che in molte di queste non esistono leggi simili a quelle a stelle e strisce.
In particolare, i trattati internazionali prevedono che i soggetti possano essere arrestati e/o estradati solo se esiste la stessa norma nel secondo ordinamento - esempio: qui bruciare la bandiera americana non è passibile di arresto, quindi cicca cicca.
E chiaramente, la pena deve essere grossomodo simile: per omicidio, in Italia [ al momento ] non esiste la pena capitale. Quindi si può rifiutare un'estradizione.

Nazioni che hanno offerto il deretano ai federali:
- Nuova Zelanda
- Germania
- Olanda
- Regno Unito
- Canada
- Australia
- Hong Kong
- Filippine

Altro che i mondiali di calcio, qua.

Molte delle nazioni sopra riportate hanno avuto un ruolo fondamentale per arrestare altre persone con le stesse accuse, ed anche loro in possesso di doppio passaporto.

Prima che a qualcuno venga in mente di mettere in mezzo la questione morale della pirateria: no.
Non farlo. Mi arrabbio facilmente.

Qui il punto è che degli interessi commerciali di una nazione A sono considerati molto, molto superiori al diritto civico delle nazioni B, C eccetera.
E queste nazioni si prostrano volentieri.

ACTA, SOPA, PIPA sono grimaldelli per strozzare la V O S T R A libertà, facendovi credere che lo stiano facendo per voi.
E Twitter è il prossimo, visto che ha accordato il diritto di censura alle nazioni totalitarie.
Poi fate un po' come volete, ma i problemi sono questi.

tl;dr
Visto che molti non sanno leggere / non reggono più di tre righe / hanno deficit non solo all'attenzione lascio una delle più belle strip di Zach Weiner, sempre sia lodato SMBC.

10 commenti:

  1. In realtà, Megavideo non era un sito in stile pirate bay, il proprietario di megavideo-megaupload guadagnava milioni (e basti vedere il suo stile di vita per averne conferma, ha un jet privato) sullo sfruttamento della pirateria (più o meno la differenza che c'è tra chi mette online un film e chi invece lo vende piratato alle bancarelle). Inoltre il proprietario è stato accusato di riciclaggio di denaro sporco (che con la pirateria propriamente detta è attinente come i cavoli a merenda). Insomma, nel caso specifico non posso urlare al potere delle major, secondo le accuse questo era un criminale. Possono essere false? Certo che sì, ma qui la pirateria è solo un paravento. Se non era il lucro il suo obiettivo perché mettere il limite dei 70 minuti?

    Per il resto sono completamente d'accordo RIAA e MPAA in primis non vogliono perdere una posizione dominante che frutta a loro (e non agli artisti) milioni di dollari e per fare questo non si fanno problemi a calpestare i diritti delle persone.

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  2. Come ben sai (o forse no xD) lavoro in uno studio che si occupa si proprietà intellettuale/copyright/concorrenza sleale etc etc. Alcuni miei capi sono stati ad una conferenza in America che si è tenuta praticamente poco dopo le proteste online riguardo a SOPA e PIPA. La verità è che queste due proposte di legge erano partite da industrie manifatturiere (abbigliamento ed accessorri mainly) per cercare di proteggersi dai milioni di falsi che stanno spopolando sul web; il problema è che in America, come in molti altri paesi occidentali, costa tantissimo instaurare un procedimento di opposizione su nomi a dominio per far chiudere i siti che ledono i diritti di privativa industriale di certe aziende (o che vendono capi contraffatti o addirittura rubati) e si cercava di trovare proposte alternative per snellire le procedure (al momento non basta diminuire i costi, sono davvero TROPPI).
    Hanno sbagliato ad allearsi con la "lobby" delle case discografiche/cinematografiche che l'hanno vista come una succulenta opportunità per bloccare la pirateria online, anche se questo significa colpire indiscriminatamente qualsiasi persona sia su internet. Quel che dà da pensare è che i signori che fanno ed approvano queste leggi non hanno davvero la minima idea di come funzioni internet, infatti ogni tot spunta il somaro di turno che propone leggi idiote come quelle che fortunatamente finora sono state bocciate (vedi anche la famosa e italianissima legge bavaglio: si sa che se c'è un'idiozia da fare, noi siamo un passo avanti a tutti).

    Comunque, in realtà posso dirti che i capi di accusa non riguardavano il copyright. Cioè, era ovvio che il principale motivo fosse quello, ma le accuse con cui sono stati arrestati sono quelle che ha giustamente citato lufo88 nel suo commento qui sopra. Concordo quando dice che ovviamente fossero solo una mera scusa ma dal momento che per ora i progetti SOPA e PIPA sono naufragati, dovevano pur inventarsi qualcosa...

    So che il commento è lunghissimo, e spero che qualcuno abbia voglia di leggerlo fino alla fine :P

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    1. Letto :-)

      Per le industrie di abbigliamento non posso che compatirle. Esportano la produzione in Cina e si lamentano che fanno i falsi? Considerate anche una cosa: una buona quantità dei falsi in circolazione sono realizzati negli stessi impianti che producono quelli veri, solo che si utilizzano o prodotti di scarto (e quindi qualità inferiore) o più semplicemente c'è qualche difetto. In sintesi l'operaio che ha fatto la borsa autentica produce anche quella falsa. Da pazzi.

      Scusa se mi impiccio, ma l'occasione di poter parlare a chi sta dall'altra parte della barricata è ghiotta: chi pensi che nella battaglia major vs pirati stia perdendo dei soldi? Gli artisti? Le Major? Tutti e due?
      Domanda più "impicciona" quindi non so se puoi rispondere. Generalmente fate cause contro la persona che scarica da internet? Oppure è considerato inutile e considerate solo i distributori?

      ciao ciao

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    2. Wow è la prima volta che trovo qualcuno curioso che mi fa domande sul settore! A me piace parlare del mio lavoro, lo trovo interessantissimo sotto mille punti di vista e intavolare queste discussioni mi stimola sempre parecchio :)

      Entrando nel vivo, secondo me ci perdono soldi entrambi e sarebbe davvero semplice secondo me aggirare il discorso "pirateria" senza leggi idiote ma semplicemente rendendo più accessibili i contenuti sulla rete. Il modello iTunes per musica e serie tv secondo me è un buon punto di partenza per "liberalizzare" il settore.
      Riguardo alle cause, di solito contro "piccoli pesci" davvero non ne vale la pena, sono più i soldi che si spendono per il giudizio che quelli che poi effettivamente rientrano al cliente, pensa che molte aziende non vogliono nemmeno essere informate se dalla dogana fermano meno di X pezzi contraffatti...

      Il discorso dei falsi, guarda tempo fa mi è capitato il caso di un'azienda che aveva mollato il suo storico produttore di manichini per andare da un cinese che li faceva simili ma ovviamente a costi contenuti. La stessa azienda per cui al momento ho aperto 44 pratiche penali per contraffazione, appunto xD

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    3. Probabilmente sono pochi quelli che combattano la contraffazione e vanno su internet dove la gente vorrebbe sapere come funzionano meglio le cose :-)

      Comunque confermi quello che pensavo. Si vuole scaricare su altri l'onere del controllo perché non lo si ritiene un controllo efficace. In pratica vogliono che paghi pantalone per proteggere il diritto di un ristretto numero di persone. :-)

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    4. @ Lufo ( anche al commento prima ) & Reyra
      [ Intanto chiedo venia per l'enorme ritardo nel rispondervi.
      Questo lavoro vuole la mia vita - vedi post di oggi - ma credo che sacrificherò altri sull'altare della carriera ]

      Premesso che ho letto tutti i commenti, per esteso.
      Non so a quali fonti vi rifacciate, ma l'accusa è di copyright infringement.
      Infatti hanno potuto far scattare l'assalto solo dopo che megaupload ha noleggiato dello spazio di allocamento temporaneo negli states.
      Fosse stato riciclaggio:
      1) sarebbero partiti prima, in quanto reato in tutti gli stati indicati
      2) non avrebbero arrestato tutti i componenti dell'azienda, compreso il webmaster

      Poi è chiaro che devono far apparire un'accusa pesante per i media, anche se essendo un servizio a pagamento non vedo cosa stesse riciclando.
      FUD puro, intanto il diritto è piegato alle major.

      Reyra, quello che indicavi nel primo commento mi sempba più ACTA che SOPA / PIPA: era nato, e tenuto segreto, per la tutela contro la contraffazione e poi è degenerato.
      Come giustamente indica Lufo, se delocalizzi il manufatturiero poi devi aspettarti che in loco comincino a produrre la stessa cosa per i fatti loro.
      Funziona così per l'artigianato ed è la stessa cosa per il secondario.

      Interessanti davvero le tue note sulle cause, tutto già noto ma avere una conferma da te è un extra che conta.
      Potresti ricevere altre domande in futuro :)

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  3. Io non ho seguito la vicenda, e sono (purtroppo, mio malgrado) disinformata. Ma il fatto che twitter abbia "accordato il diritto di censura alle nazioni totalitarie" è abominevole.

    E no, non c'è niente da ridere, anche se le vignette sono fantastiche.

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  4. Io credo che le aziende "danneggiate" riguardo alla pirateria abbiano perso più soldi così.
    Situazione-esempio standard:
    A Tizio piace vedere film, ma non può permettersi di andare al cinema a vederli tutti, nè di comprare la versione originale di tutti i film che vorrebbe. Ma non può più scaricare. Quindi che fa? Compra i dvd senza sapere prima se ne vale la pena? Col cavolo! Ci rinuncia.
    -->Azienda non vende e non guadagna (comunque).
    Se invece può scaricare, e il film X gli piacesse proprio tanto, prima o poi comprererebbe il dvd originale. Alias: l'azienda venderebbe e guadagnerebbe.
    Leggo i commenti di Mika Ela e sono d'accordissimo con lei, non capiscono un corno di come si usa internet e pensano che sia meglio fare i despoti che liberalizzare.
    E il risultato è questo.
    Riguardo Twitter io avevo letto che la norma (?) per zittire "gli scomodi" di turno, era partita dall'America e da quel momento i paesi che avrebbero voluto applicarla avrebbero potuto farlo. Forse questo non riguarda (per ora) l'Italia, ma rimane comunque un atto molto poco democratico, ci siamo. Io vorrei vederla dalla parte di Twitter e chiedo a chi sa (io ignoro)..che cosa sarebbe successo se Twitter si fosse rifiutato di concedere la censura ai paesi totalitari? L'avrebbero chiuso un giorno o poteva bellamente evitare?

    Infine, sono convinta che chi si inventa SOPA, PIPA et similia, sia un catso di bigotto. Ecco l'ho detto.
    Quando mi arresteranno sappi che t'ho voluto bene!! XD

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  5. Io non sono informata sul fattaccio Megavideo (e nonostante ciò... il post l'ho letto tutto io eco), so soltanto che ho portato il lutto per una settimana dopo la sua dipartita. Arridatecelo.... LADRIII!!!!!

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  6. @ Laila: tranquilla, morto un Megavideo se ne fa un altro. Questa gente non ha ancora capito che non è così facile sistemare le cose, adesso bisogna solo far passare un po' d'acqua sotto i ponti e ritornerà tutto quasi come prima.

    @ Arounderground: il meccanismo è esattamente quello, ci arriviamo noi comuni mortali e non i super-mega-ingegneri-dottori-sarcazzocosa a capo delle case discografiche e cinematografiche... stiamo messi bene! Comunque è ovvio che provino a "zittire" Twitter o in generale la rete, considerato quanto è stato relativamente semplice propagare la protesta contro SOPA/PIPA e far naufragare tutto. Gli abbiamo rotto le uova nel paniere, come si suol dire :D

    @ Valeren: l'accusa su copyright infringement ci sta tutta, e sono sicura che ci fosse anche quella ma mi è parso di capire che per richiedere la "persecuzione" di questa gente anche in altri stati, hanno dovuto abbondare ed accusarli anche di riciclaggio, appunto. Dubito che sia vero, ma sta di fatto che, effettivamente, queste persone ci hanno fatto parecchi soldi vendendo abbonamenti per la visione ininterrotta di film e quant'altro protetto da copyright e non è proprio legalissimo a voler ben guardare. Certo, indubbiamente abbiamo risparmiato pagando loro piuttosto che comprare i dvd di tutti i film che vorremmo vedere, tant'è che sono reati abbastanza pesanti, infarciti da accuse più pesanti che hanno dato una spinta al sistema a favore delle "lobby".

    Per quanto ne so, anche SOPA e PIPA erano state create con lo scopo di proteggere principalmente le industrie manifatturiere che, ininfluenti come sono, hanno richiesto l'appoggio dell'industria discografica e cinematografica che hanno ben pensato di calcare la mano. Un collaboratore del nostro Studio stava preparando un articolo da pubblicare a riguardo, ma non so se effettivamente verrà pubblicato e quando. Se qualcuno è interessato e se riesco a recuperare la bozza, magari ve lo passo, era interessantissimo.
    Più che altro, lavorare dall'altra parte fa comprendere di più le motivazioni che spingono queste persone ad agire in questo modo. Io non lo reputo un comportamento del tutto sbagliato, condanno però il fatto che ci mettano davvero poco cervello in quello che fanno.

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