mercoledì 7 settembre 2011

Autocombustione spontanea

Milano, metà luglio 2011

Il termometro sulla strada mi annuncia 33 gradi Celsius, è mezzogiorno e sto cercando di andare a pranzo passando sotto ogni ombra come un disperato solifugo bipede.

Al ritorno siamo già a 34 °C
Mi rincuora che l'asfalto fonda solo 100 gradi più in alto, ma intanto sto essiccandomi.

Rientro in ufficio, l'ascensore è un forno di metallo.
Arrivo finalmente alla mia scrivania.
Il condizionatore, la mia salvezza...
E' lì. Quasi lo tocco.
Solo quattro metri, forse meno. Meno.
Ed è spento.
Qualche maledetto che ancora indossa camicia e maglia della salute l'ha spento!

Vuoi guerra? No problem.
Adesso lo sparo al massimo - anzi al minimo - e cerco di tornare in temperatura prima di evaporare.
Il compito per domani è modificare il termostato.
Opzione 1: disattivare spegnimento, intensità delle ventole e controllo della temperatura
Opzione 2: 220 sulla manopola. Poi ci sarà da sopportare l'odore di bruciato ma posso farcela.

Promemoria per quando sarò dittatore: sviluppare un sistema di cupole per climatizzare le città.

6 commenti:

  1. Leggo con molto piaciere i tuoi posts, e mi sento molto identificato con la tua causa.
    Appartengo ad una categoria di Italiani che molti non pensavano esistesse: "Fligli di immigrati Italiani ritornati in europa, perchè il paese tropicale quasi paradisiaco in cui i progenitori sono andato a vivere sta andando a pu**ane per colpa dei politici ed ideologie false"

    Tutto questo per dirti che, dove sono nato io, l'aria condizionata è un must. Non ci sono le stagioni, ma d'estate fa un po' più di caldo del solito, e per strada si possono avere quei 33°C che ti fanno essicare.
    Quasi tutti i locali hanno l'A/C, ma non a 26-27°C come in Italia... 23°C è la norma, poi se vai in banca, farmacia, piccoli locali commerciali, uffici vari, la temperatura può scendere ancora di più.

    Pertanto, concordo con te al 100% sul mettere 220 sulla manopola dell'aria, anzi, ci metterei 2.200 volt!
    Se sapessi quanto mi fa incazzare la frase "L'aria condizionata fa male...."
    ca$$o!

    ItaloTropicale

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  2. Caro ItaloTropicale... l'aria condizionata FA male e su questo non ci sono dubbi. Ritengo, però, che nei luoghi di lavoro un uso opportuno sia doveroso. Certo che pretendere di far passare PER TUTTI l'aria condizionata a 23°C mi sembra eccessivo. Bisogna trovare un po' di compromesso, da una parte e dall'altra.

    Stefano

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  3. In ogni e dico ogni posto dove ho lavorato quella del condizionatore era una lotta, una guerra continua che lasciava i partecipanti congelati come un triste pacco di 4 salti in padella o sudati come un ciccione che sale otto rampe di scale....

    Io sono fra quelli che solitamente ha caldo, ho la fortuna di avere un mio ufficio e un mio condizionatore autogestito (che culo)...nell'open space invece la collega ha perso la sua guerra e indossa una giacca in pile dal 15 di Giugno....

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  4. ItaloTropicale, scusa, ma che differenza ci sarebbe tra il paese tropicale e l'Italia, a parte il "quasi paradisiaco"?
    Nella farmacia del mio paese credo che l'aria condizionata la tengano a 18 °C o forse meno... le transizioni esterno-interno-esterno sono tremende.
    Per quanto mi riguarda, l'aria condizionata a 26 °C non sarebbe nemmeno male, si sta bene, non si suda (perche' l'aria e' deumidificata) e non si congela.
    Astro

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  5. No dai non si può l'aria condizionata spenta. Almeno sui 26° la sopporta chiunque.

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  6. Concordo con voi che il delta temperatura può essere fastidioso, ma vi posso assicurare che essendoci abituato da sempre, non te ne accorgi, e sopratutto, non ti ammali.

    Per me ormai la temperatura di 23°C non è più la norma, ormai i 26°C mi sembrano un ottimo compromesso...
    Ma... purtroppo sempre ci sarà qualcuno che anche a 26°C rompe i co.xxx

    Saluti a tutti

    ItaloTropicale

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