lunedì 30 dicembre 2013

La mia vita con Leeroy Jenkins

DISCLAIMER
Post ad altissimo contenuto nerd

Sto facendo una cosa stupenda.
Guido AM alla scoperta del fantastico mondo RPG hack 'n' slash.

Sto facendo una cosa frustrante.
Accompagno AM nel fantastico mondo di Diablo III.

Premessa: di solito, giochiamo con la Wii.
Ma - paradossalmente - giochi per due persone che non siano legati allo sport o a minigiochini stupidi, davvero, latitano.
Quindi dopo tre sessioni del capolavoro Dokapon Kingdom e dopo aver sparato ad un mezzo miliardo di zombie, ho dovuto capitolare.
Bisognava passare ai PC, ed ho impiegato un anno per scegliere il gioco che potesse andare bene ad entrambi.
Doveva essere semplice, giocabile in due e senza tremila tasti da combinare.
Quindi ho escluso a priori NWN e WoW.

Diablo III sia, ed installo la demo.
Che sul mio PC scorre liscia e felice mentre sul suo inchioda che è una gioia ogni 30 secondi.
Scopro quindi che la sua scheda video va bene come fermaporte e che i 4 cores non erano stati sbloccati.
Giro su Amazon e le compro una superultramega scheda, pensando al massimo di montarla sul mio PC e di passarle la mia ottima 5850.
Scopro in fretta che la seconda opzione non è fattibile, ma sopratutto la scheda ordinata si dimostra essere danneggiata!
Evvivaaaaa! Rispedisci tutto e ordinane un'altra.
Questa, per fortuna, funziona.

Ora fila rapida e veloce, quindi si comincia a giocare!
Anzi no. Deve scegliersi un personaggio.
AM: " Che faccio? "
V: " Quello che preferisci. Mago, sciamano e cacciatore di demoni attaccano da lontano perché qualsiasi cosa più grande di una vongola li uccide. Monaco e barbaro sono fortezze da corpo a corpo, ottime per i principianti "
AM: " Allora maga "
V: " Hai presente che ho detto lontano? Dovrai premere questo tastino per fermarti e mitragliare qualunque cosa, ma sopratutto dovrai scappare. Tanto "
AM: " Maga "
Che ci provo a fare, mi chiedo...

Fa il personaggio, io mi siedo a fianco e le spiego man mano comandi, scappare, mappa, equipaggiamento, scappare.
All'inizio il gioco si svolge con il mouse, quindi tasto destro e sinistro.
Complicato per mia madre, basilare per un'informatica.
V: " OK, punta su quello scheletro e premi sinistro "
Parte una fireball.
V: " SINISTRO! "
AM: " Mi confondo "
VB: WTF!
V: " Ma che quarzo... pasi 10 ore al giorno con un mouse in mano! "
AM: " Non mi trovo "

Poi la situazione si complica, perché bisogna cominciare ad usare:
- TAB per aprire e chiudere la mappa
- Q per curarsi [ no, questo è scomodo davvero ]
- BARRA per chiudere le eventuali finestre
- 1 per lanciare un attacco speciale

Si, OK, non esattamente roba da quadrumani.
Tecnicamente non richiede il pollice opponibile.
Aggiungiamo che la mia tastiera non è esattamente semplice da utilizzare e che bisogna prenderci la mano.
Quindi tasti troppo sensibili, ed alla minima pressione partono mappe a caso o onde di gelo quando non c'è nessuno in 150 metri.
Ma ci sta. All'inizio ho avuto difficoltà anche io.

Il vero, grosso problema è la strategia.
Immaginatevi una partita di football americano, il meno steroidato si chiama Bubba e persa 140 chili di rabbia e furia.
A bordo campo, un dodicenne smunto ma con un bazooka.
Mentre i colossi stanno per caricarsi, il ragazzino invece di sparare una bella bomba si lancia in campo, punta il più grosso in mezzo a tutti e gli molla un pugno.
Come potrà mai finire?
Esatto. Con una lapide da lì a tre secondi.

Fino a quando al " assistevo ", tutto OK perché le intimavo io dove e quando scappare.
Ma quando giochiamo insieme...

Io le ricordo sempre che una esperta come Mika ripete: " Quando gioco la mia maga, devo essere una fottuta ninja o muoio in tre secondi "
Lei non è una fottuta ninja.
Neanche ci prova.

Ad un certo punto siamo in una sorta di deserto, mostri abbastanza coriacei ed alcuni stanno sottoterra per sbucarti nel sottocoda.
Neanche a dirlo ci caricano.
Classica mob, nulla di che, di gentaglia del genere ne abbiamo fatte fuori popolazioni.
OK, procedura standard aka mettiamo qualcosa tra noi e loro [ i miei adorabili beagle zombie ] e li trebbiamo in boh, 15 secondi.

AM: " Mi inseguono! "
V: " Ma chi? Non c'è ness "
E mi rendo conto che non è a fianco a me.
Sguardo alla mappa: un puntino azzurro vaga a caso.
V: " Torna subito qui e li sistemiamo "
AM: " Non mi riesco a curare "
V: " OK, dove sei che vengo a salvarti? "
AM: " Qui "
V: " Qui dove??? Ho millemila tizi intorno! "
AM: " Ecco. Sono morta "
V: " Allora puoi aspettare "
Finisco di eliminare gli ultimi e vado a cercarla.
Vedendo la mappa, ci metto almeno trenta secondi a raggiungerla!
Che per la cronaca sono davvero tanti.
V: " Cosa quarzo ci facevi qui? Eravamo un chilometro più in là! "
AM: " Mi seguivano "
V: " Mi è chiaro, ma perché ti seguivano? Eri vicino a me quando sono arrivati "
AM: " C'erano altri nemici sopra e sono andata ad attaccarli, ma erano grossi! "
V: " Da sola? Con altri alle spalle? Cosa ti ho detto finora? "
AM: " Umpf "
V: " No, ti ho sempre detto di stare lontana e di stare dietro ai cani! "

Perché io in quel momento me la vedevo.
AM: " Oh, che bello, degli XP con le gambe e le asce! LEEEEEEEEEEEROOOOY JENKINNNNNS! "
E non fatemi parlare del Macellaio...

lunedì 2 dicembre 2013

Valeren Abroad: Baghdad /3 - La lunga cena

Al termine del capitolo 2, la situazione era: io, AM, HN e HN_R finalmente giunti a Baghdad.
Strade dissestate, buche, palazzi semidistrutti e traffico caotico.
Come in TV.

Malgrado il lautissimo pranzo, decidiamo di cenare.
C'è infatti un posto tipico, amato dagli autoctoni, talmente adorato che gli emigrati in rientro spesso prima vanno a mangiare e poi passano da casa a salutare gli anziani genitori.
Come non andarci?
La specialità locale è una sorta di pita condita, quindi semplice e veloce da fare e da addentare.

Ore 19.45
Arriviamo a destinazione, ma non vedo il locale.
Forse perché davanti a me ci sono boh, cinquanta persone?
V: " Suonano gli Stones? "
HN_R: " No, è normale, è la coda. Vado io "
Si finge piccola furetta e si intrufola.
Torna un minuto buono dopo, trionfante e con un biglietto verde in mano.
HN_R: " Ottantasei! "
V: " Ottant... "
All'ingresso, qualcuno urla qualcosa e due tipi si fanno strada nella folla per entrare.
V: " Che ha berciato? "
HN: " Ventotto "
V: " E' la fine "
Cinque minuti dopo, altra chiamata.
A questo ritmo mangeremo tra ore.
Decidiamo quindi di fare un giro per la zona, che tra l'altro è quella che ha visto nascere e crescere il piccolo HN.

HN: " Qui venivo con nonna, qui accopparono Tizio, qui viveva Caio ed un giorno nessuno ne seppe più nulla "
V + AM: " ... "
Ci fermiamo davanti ad una stradina che pare un vicolo di New York ma più pericoloso.
HN: " E' questa è la famosa via che noi chiamiamo SpaccaBaghdad, che storicamente yada yada yada e che visiteremo nei prossimi giorni "
V: " Davvero? Sicuro? Perché io sono senza armatura in kevlar! "
Rientriamo verso la nostra cena, mentre chiamano un numero intorno al cinquanta.
C'è poco da fare. Ci appoggiamo al muro, osserviamo la fauna locale - tra cui alcuni turisti - e facciamo due conti.
V: " Uhm. Vedo trenta persone. Non possono avere preso un numero a testa! "
HN: " No no, è normale: la gente prende il numero e va via, torna un'ora e mezza dopo "
V: " Ma quindi è sempre così? "
HN: " Sempre "
V: " E perché? Questa è la vostra specialità locale, abbiamo incrociato altri millemila posti che la fanno "
HN_R: " Noooo! Mikhā'īl è il migliore, ha ingredienti unici, nessuno è come lui, sempre sia lodato! "
Che fai, discuti sulla fede?
Senza aver provato?
Dopo un viaggio di mezza giornata e la schiena che ha già chiesto l'intervento dell'ONU?
No, stai lì e taci.
Mentre guardi gente che ciondola, autisti che vivono con la mano sul clacson, persone che traslocano casa col motorino.
Portando una sedia per volta.
In motorino.
Io lo so: ero lì in coda a osservarli.

Nel frattempo:
HN_R: " OPS "
Brutto termine.
AM: " Perché 'Ops' ? "
HN_R sorride come una bimba scema che ha premuto l'autodistruzione e mostra il biglietto.
Spezzato un due.
V: " COMECAZZOESANTOCIELOPERCHE'? "
AM: " CI fanno entrare lo stesso, vero? "
HN: " Si, si, ci penso io. Ma dammi quel coso ".

Finalmente ci chiamano, e per fortuna non fanno storie sul biglietto.
Ci guardano come dei poveri mentecatti ma almeno ci lasciano entrare.
Tavolo sporco, con i resti del pasto di chi ci ha preceduto.
Cinque minuti dopo passano  pulire.
Ordiniamo: non che sia difficile, eh.
Ci sono tre possibilità!
E di tempo ne avevamo avuto...
Prendiamo tutti la pita con doppia farcitura.
Famosa in tutta Baghdad e oltre!

Un quarto d'ora dopo, finalmente, il Capolavoro giunge sulle nostre tavole.
A saziare le fameliche fauci!
E, lasciatemelo dire, ho mangiato pita ovunque.
Milano, Roma, Venezia, name it.
E ne ho trovate di equivalenti ovunque.
Parecchie, ben migliori.

Vediamo di capirci, ora.
Quando viaggio posso sorvolare su molte cose, ma su due non transigo: alloggio in ordine e cibo all'altezza.
Al momento siamo a 50%
Partiamo decisamente male.