lunedì 30 gennaio 2012

Grandi manovre /5

Day 7 ( 27 )
Da pianificazione, oggi avrei dovuto passare la giornata a calibrare il nuovo televisore ed a rimettere a posto un po’ di cosette dai pacchi.

Lo stato delle cose è un filo diverso: cantiere aperto, polvere ovunque e purtroppo si vedono ancora le tracce malgrado tre mani di bianco.
V: “ Servizio sveglia e qui si vede ancora tutto “
P: “ Mettigli l’acrilico e vediamo, intanto passo a prendere il resto “
Passo l’acrilico ( praticamente vinavil ), si asciuga ma niente.
Dramma.
V: “ Failure “
P: “ Ho comprato la soluzione, arrivo “

Devo sottolineare come ormai fossero le 10 passate?

Si presenta con una latta da due litri e mezzo di vernice superultracostosa con dentro titanio.
Ormai sono disposto anche a farla nera pur di mascherare il fondo…

Prima però bisogna mettere i tasselli chimici per la staffa TV.
Nuova pistola, nuove bombole.
Mette tutto e non riesce a spingere. In compenso, la bombola cercava di uscire dalla pistola…
V: “ Dai qua “
P: “ Non lo sai fare “
V: “ Vero. Ma io sono speciale. “
Faccio una prova a terra su un giornale ed è duro come il cemento.
Inoltre sembra che la pistola voglia spaccarsi.
Uhm. Troppo carico.
Regolo la pistola in modo che il grilletto sia già quasi premuto e riprovo: con un minimo di fatica esce. Bingo!
Sollevo il giocattolo ed in una decina di minuti abbiamo finito il lavoro – anche se le mani mi fanno ancora male…
Pochi minuti dopo i tasselli sono asciutti e reggono.
Si regola la staffa, alcuni colpi di fresa qua e là, qualche tassello e tirafondo per tenerla più aderente e con dieci punti di supporto la staffa è montata e in bolla.
Tempo di coprirla per verniciare. Ma…
V: “ E’ storta “
P: “ Non dire vaccate: è in bolla piena “
V: “ Ti dico che è storta!!! “
P: “ E’ più dritta di te! “
V: “ Si, è in bolla, ma solo su un lato. Di fronte è inclinata! “
In pratica: appoggiando un orecchio al muro e guardando la staffa, si vedeva benissimo che il lato inferiore era mezzo centimetro più avanti di quello superiore.
P: “ Hai ragione, ma io non ho fatto nulla! “
V: “ Stavolta è vero. Ma perché è così? “
Altri 5 minuti di misurazioni, poi l’esito: è la staffa stessa che è progettata così!
In pratica, è in diagonale by design e inclina il televisore verso l’alto.
V: “ Oltre che andare a prenderli e menarli, che ci inventiamo? “
P: “ Ho una soluzione non consona… “
V: “ Rapida? “
P: “ Tre minuti, ed ho già qui tutto il necessario “
V: “ Approvata e controfirmata “
Per i tecnici all’ascolto: abbiamo preso una barra filettata del 6 tagliata a misura, abbiamo svitato i dadi e portato un po’ avanti la staffa, quindi l’abbiamo picchiata sul retro della staffa stessa.
Ed abbiamo stretto tutto di nuovo.
Ora è in bolla sui tre lati.

Nastrato il tutto abbondantemente, abbiamo cominciato a stendere una sorta di intonaco – perché definirla vernice è riduttivo. Era quasi solida.
Però l’esito è stato eccellente ed ha effettivamente coperto tutto.
Circa cinque mani di vernice…

Esito del settimo giorno: domani anche io mi riposerò – andando a lavoro.

sabato 28 gennaio 2012

Il traslocatore / Le foto

Come promesso, e con colpevole ritardo, ecco le due foto della famosa camera da letto.

Specifico che sono state scattate dopo circa due ore di lavoro.
Col cellulare.
Mentre ero attaccato da acari di mezzo chilo.
Giusto per spiegare perché siano brutte e mosse, eh.

Foto 1















Foto 2


I famosi " prodotti tripli " sono nelle scatole sotto la finestra.
In TUTTE.

giovedì 26 gennaio 2012

Grandi manovre /4

Day 5 ( 25 )
Mi alzo e striscio verso casa di mia madre.
Ho visto film con zombies molto più svegli e reattivi di me.

Nemmeno entro a vedere lo stato dei lavori.

Day 6 ( 26 )
Alle 8 lancio il solito servizio sveglia.
P: “ Sono pronto, ma ho finito il latte per i gatti “
V: “ Qui ne ho quanto ne vuoi da darti “
P: “ Ma io glielo do al mattino, fresco, sbiriguda la supercazzola e via dicendo “
V: “ Nutri i felini ed io comincio a dare la seconda mano, ma facciamo in fretta che dobbiamo chiudere le tracce e imbiancare! “

Apro la porta della sala ed accendo la luce.
Guardo.
Chiudo.
Agito la testa perché deve essere ancora un brutto sogno.
Riapro. Guardo.
Urlo.

Il soffitto stava bene, ma le due pareti erano uno schifo assoluto.
Parti intere dove sembrava che non avessi verniciato – anche se garantisco di averlo fatto.

Sacramentando verso la vernice, la diluisco e do un’altra mano.
Finita una parete si fanno le 9 passate e sono ancora da solo.
Facciamo sta chiamata.
V: “ Ti sei perso? “
P: “ Sono per strada, tra poco sono lì “

Seconda parete da fare, con termosifone e portefinestre e cassoni e altro.
Lavoro di fino e chiudo il secondo lato.
Sempre da solo e sono le 10.30 – dove diavolo è finito?
Chiamo ma non risponde. Per quell’ora volevo avere tutto chiuso in modo da dare subito la prima mano ma sono fermo.
Totalmente.
Ed incazzato come un’ape.

Alle 11 e qualche minuto suona il campanello, P entra e senza neanche una parola su un ritardo di tre ore chiede un caffè.
V: “ Vattelo a prendere al bar, ma prima mi chiudi le tracce e poi ti levi dai genitali “
P, offeso: “ Se vuoi prendo tutto e vado via anche adesso “
V: “ NO! Prima chiudi, POI fai quello straca$$o che vuoi! “
P: “ Non puoi trattare così le persone! “
Parte l’embolo.
V: “ Un ca$$o, TU non puoi prendere per il culo me! Non sono un tuo cliente, ti conosco! Quindi finisci il lavoro e sparisci o finisce male! “
Solo in quel momento mi rendo conto di brandire il bastone del rullo come il mio spadone.
Credo se ne sia accorto anche lui perché aveva gli occhi puntati sull’estremità.
Bofonchia qualcosa e comincia a lavorare. Senza caffè.
Chiude tutto e una volta asciutto cominciamo a imbiancare.
Alla fine guardo le due pareti fatte a inizio giornata e sono terribili.
Peggio di prima.
V: “ Posso sbagliare una volta, ma non due… “
P: “ Fa provare me “
Lui ha molta più esperienza di me con la pittura ( non che ci voglia molto, per me è la prima volta ) ma anche lui rimane perplesso.
P: “ C’è poco da fare, questa vernice non copre. Bisogna ripassare tutto con poca diluizione “
Evviva. Terza mano a due pareti non toccate.

Intanto si comincia a piazzare i tasselli chimici.
Tagliamo la rete e la barra filettata, testiamo tutto: sembrano OK – va solo sparata la resina.
Apre la bombola, mette cannuccia e pistola, preme: nulla.
Riprova: poca roba con una fatica immane.
Dopo pochi secondi, la ghiera della pistola cede e schizza via.
P: “ Ma che cazz… Non deve essere così duro! Ne ho messi a decine! “
V: “ Fa vedere qua… P, questa bomboletta da quanto tempo l’avevi? “
P: “ Boh. Qualche mese “
V: “ Senza dubbio, visto che scadeva nel 2006 “
P: “ Er… Domani prendo un’altra pistola e le bombole nuove “

Esito del sesto giorno: immolato il foglio con la pianificazione sull’altare del dio Nànos.

mercoledì 25 gennaio 2012

Valeren goes to Twitter

Visto che mezzo mondo sta utilizzandolo per rivolte di massa, ho deciso di provare Twitter.
Ha delle buone premesse!

Al momento sto importunando Bitmover e il Gama, che neanche mi calcolano.
No prob: tra 200 messaggi vedremo :)
A dire il vero, non sono nemmeno certo stiano ricevendo le mie risposte.
Mi farebbe davvero piacere una guida rapida e sintetica sui diversi comandi, che tra @ e # e ! sto facendo confusione.

Per la cronaca sono @dictatorwannabe
Questo perché @valeren è stato registrato da una troia donna di ultrafacili costumi a novembre 2011
Direbbe qualcuno, ça va sans dire.
Cosa mi fa dubitare della dubbia moralità della " signora "?
Beh: non il fatto che abbia mandato un tweet e basta.
Nemmeno che nessuno se la sia filata di pezza.
Ma il fatto che segua otto gruppi su caccia ed equitazione la mette in cima alla mia lista di persone da eliminare.
Se trovo qualcosa sulla caccia alla volpe, sua maestà la babbiona perderà un suddito in tempo zero.

[ Questo è un blog anticaccia, nel caso a qualcuno fosse sfuggito ]

tl;dr
1) Seguitemi su Twitter qui:
2) Mandatemi una guida, uno sherpa, qualcosa!
3) Stramaledetti cacciatori, snob o meno. Dovete morire impallinati.

lunedì 23 gennaio 2012

Grandi manovre /3

Day 4 ( 24 )
Replico il servizio sveglia e P arriva.

Riepilogo: siamo in ritardo, c'è da chiudere tutte le tracce e mettere i tasselli chimici.
Poi mi occuperò di ripulire e comincerò ad imbiancare - angoli, soffitto e le due pareti non toccate.
A cemento asciutto darò la prima mano anche alle tracce.

Sono carico e pronto.
Un barbaro, un pirata, un pugile: attendo un suono per scattare.
P va a fumarsi una sigaretta. O a bere un altro caffè. Ormai non lo voglio sapere.

Comincio a togliere una marea di cose inutili e a mettere le protezioni per imbiancare.
P mi da una mano con gli zoccolini - oddio, più che una mano era una serie di correzioni inutili.
Meno nastro, non così ravvicinato... Devo coprirlo! Cosa te ne frega se consumo due metri di nastro carta in più?
Tra l'altro significa meno lavoro a pulire dopo, e sono già in ampio ritardo!

Arrivano le 12.30 e deve andare.
V: " Quanto ci mette ad asciugare quel prodotto? "
P: " Circa tre ore. Perché? "
V: " In tre ore dovrei aver fatto sia il soffitto che le due pareti, quindo posso attaccare le altre due "
P: " Ma assolutamente no! "
V: " ??? Come no? Si che inizio! "
P: " Ancora non ho chiuso due buchi e devo rasare tutte le tracce! "

Ammutolisco

P: " Devo anche preparare i chimici "
V: " Perdonami: oggi non dovevi chiudere e rasare? "
P: " Si "
V: " E perché non l'hai fatto? "
P: " Per aiutarti col nastro "
V: " Potevo metterci ore da solo e amen! Le tracce mi servivano chiuse! Ora quando imbianco io??? "
P: " Il 26 le chiudo e in giornata si imbianca tutto "
V: " Siamo al 24: Sono tre giorni che vivo nella polvere e il gatto tossisce! MI SERVONO CHIUSE! "
Fosse stato chiunque altro l'avrei bloccato per la spalla e sorridendo gli avrei puntato un coltello allo scroto, convincendolo che forse sarebbe stato meglio finire il lavoro.
V: " Non esiste che rimanga questa immondizia. Fa schifo! "
P: " AM quando torna? "
V: " Il 29 "
P: " Allora il 29 ti da una mano a pulire "
V: " Tu stai fottutamente scherzando. Non posso stare una settimana così e poi dirle ' Ciao AM, sorpresa! Devi pulire e bentornata!' "
P: " Guarda, devo scappare "

Dopo aver tirato due pugni al muro da far impallidire tutti i lavori dei giorni precedenti, comincio a imbiancare i lati non lavorati.
Finisco di dare la seconda mano al soffitto all'una di notte, poi entro in vasca e tra tutto quanto vado a letto alle tre.

Esito del giorno 4: non esiste giudice che possa condannarmi.

giovedì 19 gennaio 2012

Grandi manovre /2

Day 2 ( 22 )
Sveglia ultrapresto, io e il gatto.
P è stato rapito dagli alieni.
Arriva con calma alle 10, pretende il solito caffé che prima o poi correggerò alla stricnina e finalmente ci mettiamo all'opera.

V: " Cominciamo da lì "
P: " No dalla parte opposta "
V: " Ma cazz... "
P: " Fidati "
V: " Neanche un po' "

Pronti via afferra il flessibile ed attacca a tagliare.
Polvere finissima comincia a riempire la stanza ed io non ho un aspiratore industriale a portata - strano eh?
Ottimo. Volevo un lavoro pulito e dopo tre secondi sono bianco e rosso.
Afferro mazzetta e scalpello e comincio a sfogarmi sulla parete.
Due minuti dopo un'ombra passa nel mio campo visivo.
Mi giro. Il gatto. In una nuvola di polvere.
Ma tu come diavolo sei entrata...?
Chiamo P che non risponde.
Mi guardo intorno. Sono solo.
E la porta che avevo chiuso era spalancata.

Lancio fuori il gatto e guardo. Un disastro.
La polvere, finissima, stava già prendendo possesso delle altre stanze.
Una nebbia di mattoni e intonaco cercava anfratti in cui depositarsi.
V: " NOOOOOOOOOOOO! P! "
P: " Che c'è da urlare?"
V: " LA PORTA! LA POLVERE! LA GATTA!! "
P: " Evabbé, da qualche parte andava. Poi pulisci. "
Ma che razza di ragionamento è?
Inoltre io odio la polvere e lo sporco.

Dopo altre tre o quattro pause caffé e sigaretta, la giornata volge al termine.
Ricordandomi tutto lo schema delle tubature, non c'era margine di errore - lato incisioni.
Sul lato umano...

Esito del giorno 2: sempre in ritardo, come da giorno 1

Day 3 ( 23 )
Ore 7. Chiamo P.
V: " Servizio sveglia! Muoversi! "

P giunge ad un orario abbastanza consono, gli faccio trovare la caffettiera già pronta e gli indico il microonde. Basta perdere tempo.

Spacchiamo, mettiamo tubi, verifichiamo e cominciamo a chiudere le tracce.
Grazie ad un'intuizione che porta ad una vera botta di deretano, guadagnamo un paio d'ore e comincio a vedere una luce.

P: " Domani ci sono solo per due - tre ore "
Luce: OFF
V: " OK, perché voglio cominciare a imbiancare. Però bisogna che tutto sia chiuso. "
P: " Tranquillo "
Tranquillo è morto malissimo...

Alle 18.30 dentista. Dobbiamo lavorare su alcuni provvisori.
Vince la bambolina chi indovina a che ora sono uscito...

Esito del giorno 3: ritardo ridotto. Più o meno siamo indietro di mezza giornata.

lunedì 16 gennaio 2012

Grandi manovre /1

Certe volte mi sento un incompreso.
OK. Sono puntiglioso e pianifico le cose al secondo.
Chiamatela deformazione professionale o follia, ma una cosa è certa: non sopporto l'approssimazione.

Quindi quando ho deciso di cambiare televisore, la cosa non ha preso l'andazzo tipico di qualunque famiglia.
Casa Chiunque:
Lui: " Ho comprato la TV, dobbiamo sbarazzarci dell'altra e mettere questa "
Lei: " Ci starà? "
Lui: " Certo! Ho preso le misure del mobile "
Lei: " Contento tu... "

Casa Valeren:
V: " Ho comprato la TV, dobbiamo sbarazzarci dell'altra e mettere questa "
AM: " Ci starà? "
V: " Certo! Bisogna solo togliere quelle due mensole ancorate al muro, fare le tracce per i cavi HDMI e USB e le altre tracce per l'home theatre "
AM: " Stai scherzando??? "
V: " No, tranquilla. Poi spostiamo le mensole sulla parete di fanco, due tracce e porto l'alimentazione anche a loro "
AM: qualcosa su chi mi ha generato, ma non credo fosse un ringraziamento.

Ne parlo con mio padre, elettricista.
V: " ... e quindi questi sono i lavori che voglio fare "
P: " Tu sei pazzo: due canaline e via! "
V: " Non dire quella parola in mia presenza "
Si. Sono figlio di un elettricista e non sopporto le canaline. Le trovo approssimative, un ripiego di chi non ha la volontà di fare davvero un lavoro.
So che sono spesso una salvezza ma ora ne ho due piccole piccole e mi fanno venire l'orticaria da anni.

Quindi decido di seguire i migliori consigli - i miei - e procedo.
Preparo un foglio di lavorazione diviso in attività, ore previste e giorno di realizzazione e mando a P per commenti.
Ho i tempi contati. Se sforo sono dolori. Però basta lavorare bene, non tanto.

V: " Quindi? "
P: " Non so che dirti. Ci sono gli inconvenienti, non sappiamo cosa troveremo dietro le pareti... "
V: " Abbiamo già fatto tutto l'impianto elettrico noi due in quella casa, tutto sotto traccia. Sappiamo perfettamente quello che c'è! "
P: " Non ricordo tutto "
V: " Io si, metro per metro. Correzioni al foglio? "
P: " Mah. Direi di no. "
V: " Andata. Si comincia il 21 "

Per fare tutto ho i giorni contati: approfitto che AM sia tornata dai parenti per la nascita di un tizio famoso ( Elvis, credo ) e prendo le ferie di conseguenza.
Mentre voi addenterete panettoni, io starò spaccando casa.

Ripasso le fasi decine di volte nella mia mente.
Prevedo ogni intoppo.
Preparo le correzioni.
Pianifico e pianifico - non è un caso se sono davvero bravo nel mio lavoro...
A posto. Funziona. Deve.

Passo le sere del 19 e del 20 a impacchettare tutti i vari bicchieri, tazze, cazzabubbole varie presenti nei mobili.
Tic tac tic tac tic tac è giunta l'ora.

Day -1 ( 19 )
Incontro P che mi riempie la macchina di materiale.
Mezz'ora per scaricarla in cantina. Ma almeno c'è più o meno tutto.

Day 0 ( 20 )
Driiiiiiiiin!
Driiiiiiiiin!
Driiiiiiiiin!
Maledetto cellulare... P?
V: " Esplica "
P: " Quando dobbiamo cominciare? "
V: " Come da foglio che hai letto e confermato, domattina verso le 9 "
P: " Ma domattina sono a $Comune_sotto_Pavia "
V: " ... Meno di 12 ore fa mi hai confermato di essere libero "
P: " Prima delle 10.30 non riesco a essere da te "
V: " No problem. Comincio io a svuotare, poi arrivi e spacchiamo. "
P: " OK, a domattina "

Day 1 ( 21 )
Di buonissima ora comincio a spostare alcuni mobili piccoli e preparo le coperture delle finestre con i giornali.
Ore 11, sono da solo col gatto. Tempo di fare una telefonata.

V: " Dimenticato dove abito? "
P: " No, ho finito ADESSO a $Comune_in_Brianza "
V: " ... Non voglio sapere. Quanto sei distante?"
P: " Un po'. Sto tornando a casa. "
V: " EH? "
P: " Si, devo vedere il mio conto. Poi mangio qualcosa e dopo arrivo "
V: " Dopo? Dopo QUANDO? "
P: " Dopo, non preoccuparti "
V: " Mi preoccupo eccome! "

Avevo pianificato tutto... Quasi.
Cesare, quanto ti capisco!

Continuo ad impacchettare la casa e con calma P arriva.
Era già buio, ma si vedevano i miei occhi che brillavano di rabbia.

P: " Dai cominciamo "
V: " Sarebbe ora "
P: " Prima però fammi un caffé "
V: " $)%/S/$£)$ il caffé! Sono già abbastanza nervoso! "
P: " Senza un caffé non riesco a cominciare... "
Fuck.

Dopo la dose di caffeina ed altri minuti che scendono per lo scarico, mi da una mano a spostare due mobili che da solo erano fuori portata e prende le misure del lavoro da fare.
P: " Metro, prendi, tieni, segna qui, 122 meno 102.5 però poi si alza di 5, antani sblinda ed ecco qui! Tutto preciso! "
V: " Ma guarda. Sono identici ai valori che avevo calcolato E STAMPATO QUI DAVANTI "
P: " Non avevo visto il foglio "
V: " CI STAI PRENDENDO APPUNTI SOPRA! "
P: " Però così sono sicuro "
Io no.
V: " Primo step: spacchiamo da qui a qui "
P: " Certo, domani "
V: " What the fuck? "
P: " Oggi abbiamo preso le misure. Domani cominciamo. "
Saluta e se ne va mentre io cerco la katana che ho spostato.

Acchiappo i bagagli di AM e glieli consegno in aereoporto.
Cena dove parliamo poco e siamo entrambi distrutti. Spero almeno che lei si riposi...

Esito del giorno 1: ritardo del 70% circa.

venerdì 13 gennaio 2012

Il premio dell'amore tra blog

NOTA: QUESTO POST E' STATO MODIFICATO
Troverete le modifiche in simil-rosso-arancio-gold.

Ordunque [ ho sempre trovato affascinante questa parola, ordunque. Ora dunque. Tra l'altro è una congiunzione, quindi è sbagliato cominciare una frase in questo modo. Rifacciamo. ]

Ordunque [ dato che seguo solo le mie regole ] ho avuto il piacere di ricevere un premio dalla proprietaria dell'Aquilina.
Costei [ oggi sono tornato al '700? ] risponde allo pseudonimo di Shunrei e la trovate qui: Gite mentali

Per la cronaca, l'ambìto premio è questo:
Risponde al nome di  " Liebster blog " e contiene un cuoricino rosso.
Er... Si, la mia glicemia è esplosa. Ma dovevo.

Ordunque Questo post è il proseguimento della catena di Sant'Antonio dell'attribuzione del premio che sono lieto di conferire anche io a cinque blog che secondo me meritano attenzione.
Prima di tutto le regole che riporto pari pari:
  1. Scrivere un post sul proprio blog citando chi ha conferito il premio ( rileggete )
  2. inserire il “logo” del premio nel post
  3. citare altri cinque blog meritevoli del premio Colpo del dittatore! Ora sono nove!
Ora, in ordine puramente alfabetico, i cinque nove blog che mi sento di consigliare.
NOTA: per gli esclusi, sicuramente ci sono ottime e valide ragioni.
Tra tutte posso indicarne due probabili:
1) avete già abbastanza traffico e adoratori da non aver bisogno di ulteriore visibilità
2) siete maschi

Dicevo. Le nomination.

1) Gite mentali, Shunrei
Rickrolled
E sopratutto leggetelo se volete rimanere certi di non volere un figlio.

1) Laila e tutto il resto, Laila
La nebbia padana è più forte del sole siciliano, e lei è la dimostrazione.
E' stata assimilata come neanche i Borg avrebbero fatto.
La cosa che conta, però, è che sarà la mia spacciatrice di specialità sicule - perché mi aiuterai, vero?
Aggiungo che fa anche templates per i blog, quindi disturbatela pure e ditele che vi mando io.

1) Mika in the Sky with Diamonds, Mika Ela
Misteri della rete: bel blog, scritto bene e con molte cose interessanti & divertenti.
Una ragazza autoironica e che fa cosplay.
Eppure sembra che nessuno o quasi la legga, mentre ci sono blog di emeriti idioti che fingono di scrivere poesie che raccolgono stuoli di frequentatori.
Amen. Se non posso vincere la crociata contro l'imbecillità, posso costruire una barricata - e questo blog è una robusta paratia.

1) Neanche gli dei, Trantor
Perché mi deve due cisterne di birra, un concerto e svariate abbuffate.
Ed anche perché è e sarà la mia compagna di banco negli inferi.
E perché è un blog dannatamente divertente.
Ho detto che i suoi amici la trovano identica a Milla Jovovich? No? Dovevo scrivere questo e basta forse.

1) The free trees, stefanover
OK, è un uomo.
OK, ha molti lettori.
Ma come dicevo seguo solo le mie regole.
Vi prego davvero di leggere e seguire questo meraviglioso blog naturalista - ambientalista, perché prima o poi io andrò nei boschi a fare strage di cacciatori e voi ne dovrete aver compreso le ragioni.
Stefano, grazie. Davvero.

Come potete vedere sono tutti numeri uno. E non sono i soli.
Colgo l'occasione per segnalarne altri quattro che secondo me sono veri e propri numeri uno, anche se diversissimi [e vengono aggiornati ]
Diciamo che è il premio della giuria. Ma un c4$$0. Primi e basta anche loro per volere dittatoriale.
1) Arounderground, Arounderground [ Attenzione: nuoce gravemente alla salute mentale ]
1) FALLIRE MISERAMENTE OGNI TENTATIVO DI TROVARE UN TITOLO INTELLIGENTE, Julne [ Scrive divinamente ]
1) Julia non esce la sera, Julia [ Profonda e avvincente ]
1) Le avventure di una Koalina metropolitana, la_koalina [ Perchè qualcuno sta sempre peggio di te :) ]

Bitmover, MK66 e altri inutili maschi: non recensiti.

giovedì 12 gennaio 2012

Maskerade

L'Ateo uscì di casa per entrare nel traffico.
Non era stato previsto, ma era lì.
Malgrado i suoi sforzi la coda lo inglobò.
Squillò il telefono. Era la Buddista, che gli chiese dove stava.
L'Ateo rispose di di essere in coda e che sarebbe arrivato a breve.

Venti minuti dopo l'Ateo parcheggiò e si incamminò verso la sua destinazione.
Suonò e gli aprì la Buddista, che non accennò al ritardo.
L'Ateo fu l'ultimo: l'Indifferente e la Sardominicana erano già seduti e lo guardarono in silenzio.
Senza timore, l'Ateo prese il suo posto.
La Buddista versò a tutti un bicchiere di vino svedese allo zafferano e l'Indifferente gli indicò un laptop giapponese.
L'Ateo lo prese e cominciò a lavorarci.

La Buddista servì uno zighinì originale eritreo fatto a Londra, che l'Ateo e l'Indifferente mangiarono senza mostrare timore.
La Sardominicana preferì evitare, e servì un maialino preparato da lei alla maniera della sua prima terra lontana.

La Buddista portò una bottiglia di vino rosso fornitole da un contadino, e l'Ateo se ne versò un bicchiere.
Bevve un sorso ed alzò gli occhi verso un cielo che già era cupo.
Sorrise.

In questo universo formato da sei pareti si non-celebrò un giorno in cui nessuno dei presenti credeva, mentre nell'universo che li circondava stavano tutti festeggiando una nascita in cui molti fingevano di credere.

lunedì 9 gennaio 2012

Il traslocatore /4

Archivio la terribile esperienza da mia zia e spero di non dover più fare qualcosa del genere.

Passa qualche mese e mi chiama mio padre.
P: " Hai una mezza giornata da dedicarmi? "
V: " Basta organizzarsi "
P: " C'è da svuotare la casa del nonno "
Note to self: first ask, then accept.

Non dovrebbe essere grave: non sono entrati piccioni, faceva una vita parca senza manie di collezionismo ed i mobili sono terribili residuati degli anni 70 - armadi con la moquette sulle ante per intendersi.
Io brucerei tutto senza neanche pensarci troppo.

Al giorno pattuito mi presento ed entriamo.
Come sempre io, P & M.
V: " Cosa vuoi tenere? E non dire tutto che ti strangolo "
P: " No, poca roba poi si butta tutto "
V: " Me gusta! "
Apro un po' di ante e comincio a prendere per gettare nel sacco nero.
P: " Quello no che lo tengo "
V: " Un orologio senza cinturino e col vetro scheggiato? "
P: " Beh... "
V: " Partiamo davvero male "

Arrivo ad un mobile.
V: " Questo lo disfiamo o lo lasciamo così? "
P: " Scherzi? Lo porto via! "
V: " E' ORRENDO! e dove lo vorresti mettere? "
P: " Per ora lo tengo da parte, poi... "
V: " Quali altri vorresti tenere? "
Dai. Indovinate.
In pratica rimanevano solo le porte.
V: " COL CA$$O! COME LE VUOI PORTARE VIA??? "
P: " Col furgone "
V: " ... quale? "
P: " Quello del deposito a giorni "
V: " Tu hai preso un box per queste cagate? Paghi per tenere questa immondizia? "
P: sequenza di blablabla
V: " Non potevate abbandonarmi in orfanotrofio? "

Per spostare dei mobili bisogna svuotarne il contenuto.
Ne apro uno, bicchieri vari.
V: " M, il sacco del vetro! "
P: " Non provarci, sono di cristallo! "
V: " Anche quelli dell'IKEA "
P: " Però questo è un servizio che vale uno sproposito "
V: " No, ha un valore se c'è un acquirente. Se vuoi ti do due euro e me li lasci buttare "
Niente, un muro.
comincio a separarli per avvolgerli nel giornale.
Rapido conto e qualcosa non torna.
V: " Da quante persone è questo fantastico servizio? "
P: " Da sei "
V: " Ci sono otto bicchieri da vino "
P: " Allora da otto "
V: " Già sarebbe un caso unico, ma ci sono solo sette bicchieri da acqua "
P: " ... "
V: " E sei bicchierini da amaro "
P: " ... "
V: " Però ci sono nove coppe da macedonia "
P: " Impacchetta tutto "
V: " Almeno se si rompe qualcosa non cambia nulla... "

Coadiuvato da M finiamo i bicchieri.
Salto tutta la parte de i vestiti che P aveva accumulato in quegli armadi da vent'anni, giacche da sci lacerate e giacche di fogge e colori improbabili.
Ovviamente tutto tenuto.

Di mia sponte mi dedico ai libri.
La carta va riciclata, e magari trovo qualche libro interessante.
Primo impatto: enciclopedia.
Nel sacco.
P: " Ma è l'enciclopedia "
V: " C'era ancora la Germania Est, lì "
P: " Però tutto il resto... "
V: " Wikipedia e Google. Non rompere "
Prendo possesso dell'area chiudendo la porta e comincio a togliere.
Dietro l'enciclopedia cominciano le sorprese.
No, NON quelle. Cattiva Trantor!

" Lenin: le idee "
" Lettere di un partigiano "
" La storia sovietica "

E via discorrendo altri dieci libri.
Ed io che lo facevo tanto DC...
Infatti:
" I segreti di Hitler "
" I veicoli del Reich "
" Adolf, il grande Fuhrer "

Eccetera eccetera.

Uhm... Non torna.
Proseguo nell'indagine.
Romanzi di guerra di tutti i tipi.
Aviazione, esercito, marina. Tutto.
Tempo di fare qualche domanda.
V: " P, ma il nonno ha fatto la guerra? "
P: " Non ha mai visto un fucile in vita sua "
V: " Problemi di compensazione...? Facciamo che non voglio sapere "

Cestino tutto e passo al mobile sotto la televisione.
Ecco. Ora mi preoccupo.

Quando prenderò il potere, renderò lecito che una persona appena trasferitasi possa vedere i libri dei suoi vicini e guardare nei cassetti.
Risolveremmo subito eventuali incomprensioni: se uno è malato, lo capisci dalle piccole cose.
Tipo sei cassetti sei larghi 60 cm pieni zeppi di libri sul cinema.
Non libri ricercati, però. Quelli che si trovano con le raccolte o allegati alle riviste.
Qualche libro su Totò, altri su De Sica, qualcuno sulla Monroe, tutta la filmografia dal muto ai 60.
Ecco perché ogni volta che c'era un film, lui e mia nonna facevano a gara a dire in quali altri film aveva lavorato, con chi, con quale regista eccetera.
Se li studiavano!

Io intanto avrò mandato a riciclare quasi un quintale di fuffa.

giovedì 5 gennaio 2012

Il traslocatore /3

Sempre casa di mia zia: rimangono altre stanze.
Al bagno nemmeno mi avvicino.
Sento però P e M discutere in cucina.
In breve: mio padre voleva lavare le posate ed i piatti.
Si, stoviglie di 20 anni.
Si, nella stanza affianco c'erano svariati servizi di entrambi ancora nuovi e sigillati.

Posso prestare attenzione a loro due o agli acari.
Scelta facile.
Mi sposto in sala e trovo anche lì svariate cose.
In particolare scatoloni quasi recenti e mobili di 50 anni fa.
Giunge P.

V: " Facciamola semplice. Mi indichi cosa buttare e cosa tenere "
P: " Teniamo tutto "
V: " Risposta dannatamente errata "
Guardo i mobili
V: " Tutto il mobile con le ante, la TV ed il resto non lo smuoviamo. Serve qualcuno "
P: " Tanto lo tengo "
V: " E' brutto, vecchio, rotto e credo di aver già detto brutto "
P: " E' antico "
V: " No. E' vecchio! Un Luigi XVI è antico, una Fiat Duna è vecchia! "
P: " Lo tengo "
V: " Straca$$i tuoi "
P: " Però il divano va buttato "
Guardo il divano
Onestamente, nulla di male nel volerlo gettare.
L'imbottitura era scomparsa da anni e da svariati mesi faceva da nido per piccioni.
Ma c'è un problema: è totalmente di metallo e dalle porte non passa -> quindi balcone, quindi gru.
V: " Vuoi lanciarlo da $piano > 10? "
P: " Lo smontiamo "
V: " Ha trent'anni, non li facevano per essere smontati. E' un blocco di tubi pieni saldati insieme! "
P: " Smerigliatrice e disco diamantato. Lo tagliamo a pezzi "
V: " Tu hai le rane nel cervello! Ma nemmeno ci penso! "

Lo lascio a sognare la distruzione in 20 metri quadri e mi occupo dell'immenso mobile.
Pieno di ante e cassetti.
Prima coppia di ante: cazzatine, bicchieri, soprammobili... Stanno benissimo dove sono.
Seconda coppia: raccoglitori.
Dentro ci sono le dichiarazioni dei redditi dal pleistocene.
V: " M, il sacco della carta da riciclare "
P: " No no, tienile! "
V: " Passati i dieci anni finiscono di esistere. Qui ce ne sono trenta "
P: " E se la Finanza fa un controllo? O l'INPS? "
Siamo in italia [ minuscolo ]. Lei è deceduta. La legge parla di dieci anni. L'INPS non controlla i non vedenti con patente e la Finanza che cosa vorrebbe da un'ex impiegata?
V: " Porta il sacco "
P: " Assolutamente NO! "
V: " Ri-ca$$i tuoi. Quando vorrai disfartene sarai da solo. "

Con la rabbia oltre il livello di guardia apro un cassetto.
Vengo travolto da un'esplosione di bloc notes.
Davvero: sono venuti fuori dal cassetto tanto erano stipati.
Ma porca... E questi? Apro. Sfoglio. Leggo.
Non ci credo.
Ne prendo un altro a caso. Apro. Sfoglio. Leggo. Allibisco.
Rebus, parole crociate, enigmistica varia... Tutta sui notes invece che sulla rivista.
Forse non è chiaro, ma parlo di decine di notes.
V: " P, non è quello che credo che sia. Vero? "
P: " Enigmistica. La faceva così per non rovinare la rivista "

Peccato che io abbia ribaltato la casa e c'era tutto, anche il Graal.
Ma non una sola rivista di enigmistica.

lunedì 2 gennaio 2012

Lobster mobster

Sabato, 12.30
AM sta facendo l'albero di natale [che è più simile ad un faro per le 396 luci led bianche che lo circondano ] ed io sto facendomi i fatti miei al PC.
Pace e quiete non possono perdurare.

AM: " Mangiamo? "
V: " Fattibile... "
La guardo, circondata da cazzilli da appendere estratti da scatole con due dita di polvere.
Quella prima persona plurale era un ordine alla mia persona singolare di mettermi a cucinare.
V: " Pasta? "
AM: " Oggi dovevamo fare l'aragosta "
Così. A bruciapelo.
Io non so cucinare pesce o crostacei, a meno che non siano gamberetti sgusciati o tonno / salmone a tranci.
E nel mio cervello, allo scaffale " Ricette per aragosta " c'è un enorme cartello " Affittasi ".
Si sono fatte le 12.40 e io non so nemmeno da dove iniziare.

Lancio due silenziose ma decise invocazioni a quello col triangolo sul capo e parto dalla base.
Acchiappa una pentola enorme, riempila d'acqua, mettila sul fuoco.
E poi che google mi aiuti.

Non so voi, ma io l'aragosta l'ho sentita nominare sempre e solo alla catalana.
Ricerca ed escono 30000 ricette.
Ce ne fossero state due vagamente simili.
Chi dice di farla riposare, chi di tagliarla subito.
Poi alcuni con le verdure a freddo ed altri che la fanno saltare insieme.
Un sito sembra attendibile, spiega bene, tanti dettagli... Poi scrive che l'aragosta alla catalana è una tipica ricetta sarda.
Er... Non ho nemmeno il tempo di vedere se è vero, ma insomma...

Mentre l'acqua bolle mi rendo conto di una cosa.
Sono tutti piatti freddi.
Ma tutti!
Cerco meglio ed in effetti lo spiegano in diversi.
L'aragosta va mangiata fredda, l'astice caldo.
Una piccola parte di me muore in silenzio.

Vediamo gli ingredienti che servono... Peperoni verdi, pomodori, cipolla.
Apro il frigo e ottengo uno 0 su 3
V: " Peperoni? "
AM: " Finiti "
V: " Pomodori? "
AM: " Non mi piacevano... "
V: " Cipolla? Una triste, misera, infima cipolla? "
AM: " C'è lo scalogno "
0.5 su 3   ->   Meglio di nulla.

Ficco l'aragosta surgelata ( ovviamente surgelata ) in pentola con qualche insulto e scappo al PC.

Riepilogo mentale: ho un'aragosta, dello scalogno e del prezzemolo.
Mumble...
Prendo le ricette che ho letto e comincio a sezionarle.
Un pezzo da qui, uno da lì, un altro da questa...
Creo un Frankenstein culinario che potrebbe causare un litigio.

AM: " E' pronto? "
V: " Mettiti comoda che per questo ci vorrà parecchio "
AM: " Ma è tardi! "
V: " Non ho detto io di cucinare l'aragosta adesso! "
AM: " Io non ti ho detto di farla ora "
Vero, tecnicamente.
Ma se mi dici di cucinare alle 12.30 e mi nomini un prodotto specifico, mi pare evidente che le due cose siano correlate!
Cosa? No? Donne, mica è difficile individuarvi.

Torno in cucina e preparo gli ingredienti, ed un po' ripasso la ricetta.
Estraggo il crostaceo e lo metto a raffreddare su un tagliere.
Allora: sembra facile. Il corpo è enorme, le zampe / antenne frontali sono enormi e si dovrebbe pulire in due minuti.
Però ha mezzo miliardo di zampe, con spuntoni e con diversi snodi.

Comincio a svuotare le zampine una per una con lo schiaccianoci, ed è un disastro.
Passo alle forbici e migliora, ma è comunque lento - quella protezione non scherza.
Dopo mezz'ora ancora non ho finito le zampe.
La pazienza invece segna rosso da parecchio.

AM decide di venire ad aiutarmi e pulisce in particolare la parte principale dalle tremila schifezze.
Nota: cari crostacei, ma come fate ad avere cervello e stomaco a contatto? Mah.

Finito il tutto procedo a preparare la base di sapori.
Giusto per la cronaca, questi gli ingredienti:
- scalogno
- prezzemolo
- vino bianco
- zafferano
- Metaxa

V: " Dov'è il cognac? "
AM: " Lì c'è il brandy "
V: " E lì c'è il microonde. Mi fa piacere ma il cognac? "
AM: " Usa la Metaxa, che è uguale "
Non lo è ma meglio del brandy...

AM prende il mio posto ai fornelli e prepara il sughetto mentre affetto il crostaceo nudo.
Si aggiunge in padella, guardo la ricetta: far cuocere per 10 minuti.
Certo. Contaci. Già così tende alla gomma.
Subito in tavola e via a mangiare!

In tutta onestà: buono, sono soddisfatto del risultato.
Non conto di rifarlo in questa vita ma davvero non male.
Peccato solo che fossero le 15.30